Arezzo - Museo Archeologico Nazionale Gaio Cilnio Mecenate
05-07-2023 06:30 - Travel Magazine by MARIO WHITEHEAD Professional Travel Blogger




I tesori dell'Arezzo etrusca e romana
Nel far visita all'Anfiteatro Romano, adiacente al Museo, mai mi sarei aspettato un Museo di una ricchezza e bellezza di questo genere.
Entrare all'interno di questo Museo, si entra letteralmente alla scoperta dell'Arezzo Etrusca e Romana, grazie anche alla bravissima direttrice Maria Gatto.
Museo archeologico, definito il più importante della Toscana dopo quello di Firenze, presenta un percorso all'interno del Museo, distribuito in 26 sale collocate su due piani: al pian terreno si trovano i reperti che ripercorrono la storia di Arezzo dalla sua fondazione dall'Età Etrusca fino all'Età Tardo-Antica.
Al piano superiore si trovano delle sezioni molto particolari e ben articolate di paleontologia, preistoria e alto medioevo, che completano il percorso insieme alle sezioni tematiche con ceramiche e bronzi.
L'affascinante collezione di gioielli etruschi presenti all'interno del Museo, ritrovati nella necropoli cittadina di Poggio del Sole, regalano la vista di una spettacolare decorazione frontale policroma con scena di battaglia in piazza San Jacopo (480 a.C.), insieme ai reperti del grandioso Santuario di Castelsecco, entrambi ritrovati in Piazza San Jacopo, fanno percepire la ricchezza e la storia di questo magnifico territorio.
In particolare due pezzi di una rarità unica: la più ricca collezione al mondo di vasi di terra sigillata aretina, noti come Arretina vasa o detti anche “vasi corallini”, prodotti ad Arezzo dalla metà del I secolo a.C. alla metà del I d.C., rendendo famosa la città in epoca antica e un rarissimo Cratere di Euphronios del 500 a.C. raffigurante la lotta tra Greci e Amazzoni e con il simbolo della città “la Chimera” raffigurata nello scudo dei guerrieri.
La Crisografia: uno dei 12 pezzi più rari al mondo
Nella Sala dei preziosi, al primo piano si può ammirare un particolare a mio parere davvero affascinante, il ritratto maschile in crisografia - oro su vetro - (seconda metà del III secolo d.C.), realizzato con la tecnica ellenistica la quale prevedeva incisioni su lamina d'oro (in riferimento al volto) e d'argento (in riferimento all'abito), ed incollata su vetro e coperta da un secondo strato, sempre di vetro, passato da qualche tocco di colore pennellato, regalando quella profondità, quella tridimensionalità alla figura che ti lascia ammirato ad osservarlo per diverso tempo.
La sezione romana, invece presenta: mosaici, bronzetti, sculture, iscrizioni, lapidi, ritratti e corredi funerari, tra cui è presente anche una preziosa opera di una fanciulla rinvenuta nei pressi della "Puglia".
Una realtà museale che mi ha davvero affascinato, anche per la collocazione e la predisposizione delle sezioni, che mi hanno letteralmente immerso in passaggi di storia per alcuni tratti da me ancora non conosciuti.
Che dire, se vi trovate in Toscana ed avete in programma un giro nei musei più importanti del territorio, vi consiglio assolutamente di non perdervi questo Museo, per la ricchezza, la predisposizione delle sale e la preparazione della guida.
Per prenotare e visualizzare gli orari di apertura del Museo, cliccate qui.
Saluti, Mario Whitehead
Saluti, Mario Whitehead
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