03 Ottobre 2023
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Campobasso: cosa vedere e dove andare

Provincia di Campobasso, Molise, Sud Italia, Italia, Luoghi da visitare
scritto da Mario Whitehead il 10-06-2023 09:00
Spesso sul web e sui social inneggia la frase il Molise non esiste, perché in molti, fin troppi non prendono in considerazione questo territorio, che invece offre molte attrattive e tantissimi punti di storia da vedere come ad esempio nella città di Campobasso, di cui vi parlerò ora.
Campobasso rispetto alle restanti cittadine e realtà paesane del Molise, può essere considerata il più grande centro cittadino del Molise, dato che è la città più sviluppata territorialmente e popolosa della regione.
Una città molto tranquilla, si pensa abbia origini longobarde, che tracima di storia se si entra nel cuore del vecchio borgo, del suo centro storico.
Una realtà che presenta due facce, una completamente moderna sviluppata sulle basi di un piccolo paese, qual era il vecchio borgo, che dopo essere diventata provincia ha visto il suo sviluppo territoriale e moderno, l'altra il cuore del centro storico, che rappresenta il vecchio paese di origine.

Cosa vedere a Campobasso


Iniziando ad entrare nel cuore del centro storico partendo dal punto più basso, dove è collocata la Piazza principale del ritrovo di Campobasso, troviamo oltre i numerosi locali di intrattenimento dove trascorrere la serata, la Cattedrale.

Cattedrale della Santissima Trinità


Costruita dalle ceneri della prima edificazione del 1504 che crollò a causa di un terremoto, venne nuovamente ricostruita in stile neoclassico con il pronao esastilo come si usava nei templi antichi, con colonne di ordine ionico.
L'interno, composto da tre navate, presenta degli interessanti affreschi del pittore locale, Amedeo Trivisonno.

Chiesa di Sant'Antonio Abate


Non molto distante dalla Cattedrale, si trova la chiesa di Sant'Antonio Abate edificata nel 1572 sopra i resti di un'altra chiesa, che raffigura al meglio l'arte barocca a Campobasso.
All'interno è composta da una navata con l'altare maggiore centrale realizzato in marmo, mentre ai lati, molto particolari la presenza di quattro piccoli altari intagliati in legno, rivestiti di oro zecchino.
Molto interessante da visitare perché al suo interno sono presenti i dipinti di Guarino da Solofra come la tela di san Benedetto, oltre ad altre opere di piccolo formato.

Museo sannitico


Iniziando a salire nella parte alta del cuore del centro storico, si trova all'interno del Palazzo Mazzarotta, il Museo Sannitico, suddiviso su tre livelli, che parte dal ritrovamento del villaggio di Campomarino, risalente alla fine dell'età del bronzo, fino ai numerosi e splendidi reperti delle necropoli di epoca longobarda di Campochiaro.

Chiesa di San Bartolomeo


Risalente alla metà del XIII secolo, molto particolare per la sua facciata, che mi ha colpito molto all'impatto, caratterizzata da due arcate cieche e dalla parte centrale rialzata rispetto a quelle laterali.
La parte del portale, il protiro si presenta schiacciato con al suo interno una lunetta suddivisa in due sezioni: la prima riportante la raffigurazione del Cristo Redentore, l'altra divisa in otto figure trapezoidali che circondano i simboli dei quattro evangelisti.
La chiesa al suo interno è composta da tre navate con colonne e capitelli geometrici uniti tra loro da archi a tutto sesto.

Chiesa di San Giorgio


Questa chiesa costruita nel X secolo, sulle rovine di un tempio pagano dedicato ad Ercole è l'edificio più antico della città.
Caratteristica per il suo magnifico rivestimento in lastre di pietra bianco – grigio, che colpisce alla vista e caratterizza sul territorio anche altri edifici medioevali della zona.
Il campanile a sezione quadrata, presente sul lato destro della facciata si fa notare nonostante non sia molto alto.
Questa chiesa come altri edifici, su ricostruita dopo il sisma del 1805, con gli interni realizzati in stile neoclassico.

Torre Terzano


Restando nei pressi delle chiese di San Giorgio e San Bartolomeo, si trova Torre Terzano, semplice ma molto ben conservata.
Affasciante la leggenda di questa Torre, dove racconta che, nel XVI secolo, due famiglie in guerra – i Crociati (appartenenti alla categoria degli artigiani) e i Trinitari (categoria del ceto commerciale emergente) – avevano due figli, che si innamorarono tra loro: Delicata Civerra e Fonzo Mastrangelo, ma che a causa dell'opposizione delle famiglie non poterono coronare il loro sogno, portando il padre di Delicata a rinchiudere la propria figlia dentro la torre, murandola.
Fonzo, per la disperazione e per dimenticare il suo amore, si arruolò nell'esercito e Delicata morì di crepacuore.
Alla scoperta della tragedia Fonzo, decise così di rinchiudersi in sè stesso diventando frate.

Castello Monforte


Situato nel punto più alto e panoramico di Campobasso, a dominare tutta la città dall'alto il castello Monforte, che ha anche la caratteristica di ospitare la stazione meteorologica dell'aeronautica militare, tra le più alte d'Italia.
Composto da una Torre quadrata, la sommità del castello è ornata da merli guelfi, con finestre più piccole rispetto alle classiche di altri castelli.
Il suo interno è semplice, ed una scalinata accompagna alla vista panoramica che mostra le colline pugliesi, le montagne abruzzesi ed il Mar Adriatico.

Museo dei Misteri


Strutturato in tre sale, la prima sala è allestita con costumi d'epoca e foto che testimoniano le passate manifestazioni, la seconda sala, la più importante, dove sono esposte le 13 impalcature usate per la sfilata ed infine, la terza sala, la sala proiezioni, dove girano a rotazione le testimonianze video delle diverse manifestazioni registrate a partire dal 1929 ad oggi.

Campobasso e i Misteri


Il Museo dei Misteri ha suscitato in me una curiosità nel capirne di più di questa manifestazione.
Ma cosa rappresentano i Misteri?
Si tratta di rappresentazioni allegoriche religiose della Bibbia, costruiti con una struttura in una lega ferrea leggera ma resistente allo stesso tempo.
Ideata da un paesano “Paolo Saverio di Zinno”, queste opere d'arte realizzate nel XVIII secolo, ogni anno, durante il corpus domini, sfilano per le vie della città.
Questi angeli santi e demoni, sono portati a spalla da gruppi di portatori che avanzano al ritmo di tamburo e musica, creando un effetto volteggiante nell'aria.
I Misteri sfilano in un ordine ben preciso:
- Sant'Isidoro
- San Crispino
- San Gennaro
- Abramo
- Maria Maddalena
- Sant'Antonio Abate
- Immacolata Concezione
- San Leonardo
- San Rocco
- L'Assunta
- San Michele
- San Nicola
- Santissimo Cuore di Gesù
Una volta giunti al palazzo comunale alla fine della manifestazione, ricevono la Benedizione dall'arcivescovo di Campobasso.

Villa settecentesca "De Capoa"


La settecentesca villa comunale “De Capoa” rappresenta uno dei luoghi più suggestivi e rappresentativi della natura della città.
Una volta attraversato l'ingresso principale, ci si affaccia su piazza Savoia. La vista del parco con viali grandi e piccoli, bordati da curate siepi di sempreverdi e particolarissime statue, si incastrano creando angoli incantevoli per il riposo.
Il tutto accompagnato da una ricca vegetazione fatta di: alte sequoie, cedri del Libano, cipressi, abeti rossi e tigli, che regalano non solo un colpo d'occhio unico, ma anche un profumo piacevole.
Un vero e proprio gioiello che consiglio di visitare.

Quando visitare Campobasso


Per chi non conosce affatto questo territorio del Molise e vuole crearsi una cultura di questo territorio non solo dal punto di vista storico ma anche delle usanze locali, consiglio i giorni che accompagnano la giornata della sfilata dei Misteri, che sfilano in città durante la domenica del Corpus Domini, davvero molto caratteristica.
Se invece si vuole conoscere Campobasso come realtà storica e culinaria, è visitabile in tutti i periodi dell'anno.
Per concludere devo dire che Campobasso colpisce subito una volta arrivati, per la sua tranquillità territoriale ed affascina quando si inizia a passeggiare all'interno del suo centro storico.

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Saluti, Mario Whitehead


 



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