I “cicce cutte” tradizioni e ricetta di Lucera - Grano dei Morti
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scritto da Mario Whitehead il 06-11-2023 07:00


Grano dei Morti: ricetta dolce di Novembre
Ogni anno in ricorrenza della festa di Ognissanti e dei Morti, Lucera come in tutte le ricorrenze e festività, riserva il dolce tipico per l'occasione, un territorio ricco di eccellenze enogastronomiche, che in questa ricorrenza appena trascorsa ci ha deliziato del gustoso dolce “I cicce cutte“.
Il termine tradotto in italiano, sta a significare “grano cotto”.
Questo dolce secondo i racconti dei più anziani, ed anche dei miei nonni, affonderebbe le sue origini nella cultura saracena, di cui Lucera ne fu popolata con circa trentamila unità insieme alla città di Corleone per volontà di Federico II.
Entrando nel dettaglio di questa squisitezza “I cicce cutte” sono preparati con ingredienti molto poveri, legati alla stagionalità del periodo: grano tenero, noci secche, melograno, cioccolato fondente, vino cotto.
E' una pietanza molto dolce, che per i lucerini in questo periodo è impossibile rinunciare.
Ogni anno, la preparazione di questo dolce, riporta indietro nel tempo, quando da bambino, facevo mille capricci per via del melograno, costringendo spesso i nonni ed i miei genitori a prepararmelo senza.
Ed in effetti, nonostante con l'avanzare degli anni ho apprezzato il suo sapore nell'interezza dei suoi ingredienti, melograno compreso, ahimè mi ritrovo costretto in questi ultimi anni a degustarlo nuovamente senza melograno, perché la musica con la presenza delle bambine purtroppo non cambia.
Evidentemente i bambini amano molto il sapore dolce di questa pietanza e quel pizzico di agro che regala il melograno in contrasto, proprio non piace alla maggior parte dei piccini, non permettendo di assaporarlo a pieno.
Ma con gli anni, anche loro andranno alla scoperta del sapore unico che regalano “I cicce cutte” con tutti gli ingredienti.
Ma andiamo nel dettaglio e vediamo come preparare questo dolce tipico di Lucera.
La preparazione è semplice, per iniziare, in una ciotola di acqua fredda adagiate il grano e lasciatelo riposare per un giorno e una notte.
Dopo averlo tenuto per un giorno a bagno in acqua tiepida, lavate il grano sotto acqua corrente e lo fate cuocere in una pentola a fiamma bassa per circa 20 minuti.
Successivamente dopo la bollitura, lasciatelo raffreddare per circa 1 ora, e successivamente aggiungete pezzetti di noci, pezzetti di cioccolato fondente ed i chicchi di melograno.
Poi alla fine come tocco magico, aggiungete il vincotto.
I Cicce Cutte si possono conservare tranquillamente in frigorifero all'incirca per una settimana, anche se dubito resistano così a lungo, visto la loro bontà.
Questo dolce non è solo buono e gustoso, ma anche molto economico, fatto di ingredienti poveri come:
- 500g di grano (bianchetto-tenero);
- 1 barretta di cioccolata fondente;
- mosto cotto q.b.;
- noci;
- n. 2 Melograni.
Se avete bambini piccoli, il consiglio è di servirlo come facciamo noi a casa, senza melograni, ed aggiungere il melograno alla fine solo agli adulti, per dare la possibilità anche ai bambini di provare questo magnifico dolce.
Ah dimenticavo…. A Lucera la tradizione vuole che i “cicce cutte” vengano accompagnati alle caldarroste.
Visto che la festività dei morti è appena passata, siete ancora in tempo per provare a testare questo dolce tipico di Lucera, in modo da perfezionarvi, e alla prossima festività conoscere già tutti i gusti in famiglia, se servirlo con melograno o senza.
Spero che questa ricetta vi sia piaciuta, sperando di potervi svelare qualche altra ricetta tipica dei nostri luoghi italiani nella sezione del blog “Paese che vai, usanze che trovi”.
Saluti, Mario Whitehead
Ogni anno, la preparazione di questo dolce, riporta indietro nel tempo, quando da bambino, facevo mille capricci per via del melograno, costringendo spesso i nonni ed i miei genitori a prepararmelo senza.
Ed in effetti, nonostante con l'avanzare degli anni ho apprezzato il suo sapore nell'interezza dei suoi ingredienti, melograno compreso, ahimè mi ritrovo costretto in questi ultimi anni a degustarlo nuovamente senza melograno, perché la musica con la presenza delle bambine purtroppo non cambia.
Evidentemente i bambini amano molto il sapore dolce di questa pietanza e quel pizzico di agro che regala il melograno in contrasto, proprio non piace alla maggior parte dei piccini, non permettendo di assaporarlo a pieno.
Ma con gli anni, anche loro andranno alla scoperta del sapore unico che regalano “I cicce cutte” con tutti gli ingredienti.
Ma andiamo nel dettaglio e vediamo come preparare questo dolce tipico di Lucera.
Preparazione e Ingredienti dei Cicce Cutte
Come si preparano i Cicce Cutte
La preparazione è semplice, per iniziare, in una ciotola di acqua fredda adagiate il grano e lasciatelo riposare per un giorno e una notte.
Dopo averlo tenuto per un giorno a bagno in acqua tiepida, lavate il grano sotto acqua corrente e lo fate cuocere in una pentola a fiamma bassa per circa 20 minuti.
Successivamente dopo la bollitura, lasciatelo raffreddare per circa 1 ora, e successivamente aggiungete pezzetti di noci, pezzetti di cioccolato fondente ed i chicchi di melograno.
Poi alla fine come tocco magico, aggiungete il vincotto.
I Cicce Cutte si possono conservare tranquillamente in frigorifero all'incirca per una settimana, anche se dubito resistano così a lungo, visto la loro bontà.
Ingredienti dei Cicce Cutte
Questo dolce non è solo buono e gustoso, ma anche molto economico, fatto di ingredienti poveri come:
- 500g di grano (bianchetto-tenero);
- 1 barretta di cioccolata fondente;
- mosto cotto q.b.;
- noci;
- n. 2 Melograni.
Se avete bambini piccoli, il consiglio è di servirlo come facciamo noi a casa, senza melograni, ed aggiungere il melograno alla fine solo agli adulti, per dare la possibilità anche ai bambini di provare questo magnifico dolce.
Ah dimenticavo…. A Lucera la tradizione vuole che i “cicce cutte” vengano accompagnati alle caldarroste.
Visto che la festività dei morti è appena passata, siete ancora in tempo per provare a testare questo dolce tipico di Lucera, in modo da perfezionarvi, e alla prossima festività conoscere già tutti i gusti in famiglia, se servirlo con melograno o senza.
Spero che questa ricetta vi sia piaciuta, sperando di potervi svelare qualche altra ricetta tipica dei nostri luoghi italiani nella sezione del blog “Paese che vai, usanze che trovi”.
Saluti, Mario Whitehead
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