Instagram: grazie ai Reel l’utente resta più tempo
Consigli Social
scritto da Mario Whitehead il 26-06-2023 08:00

Il tempo impiegato dall’utente su Instagram in questo 2023 è aumentato di un buon 30 %.
L’introduzione dell’azienda Meta dei Reel su Instagram e Facebook, ha comportato un notevole incremento del tempo speso dagli utenti nell’utilizzo delle piattaforme.
La concorrenza a Tik Tok è evidente, così come è evidente l’introduzione di altri piccoli accorgimenti ed aggiornamenti, utili a smantellare altre piattaforme secondarie.
Questo aumento del tempo da parte dell’utente come lo si deve classificare, considerando che la maggior parte degli utenti sono giovanissimi, come un bene o un male?
La risposta è: dipende. Nell’analizzare questa introduzione, bisogna vedere anche dalle diverse prospettive.
L’introduzione dei reel è un fattore positivo se si pensa all’incremento dell’utilizzo della piattaforma nell’esprimere la propria creatività e per le aziende una maggior vendita del prodotto.
E’ un aspetto positivo, anche nel cercare di convogliare più utenti su Instagram, togliendo alla concorrenza Tik Tok, a mio avviso anche se ottima piattaforma con meno restrizioni e più esposta ai pericoli, rispetto alla piattaforma Instagram.
D’altro canto, invece, ha peggiorato la piattaforma nell’espressione della fotografia, sempre più penalizzata e spingendo i profili attraverso i reel a postare sempre più contenuto nella maggior parte dei casi privo di tematiche e di illustrazioni utili agli utenti per apprendere e conoscere determinate realtà, prodotti e servizi.
Spesso mi imbatto in molti reel spazzatura, che vanno ad occupare spazio inutile all’interno della piattaforma, che aggiungendolo all’utilizzo dei bot, con il conseguente oscuramento di reel molto costruttivi e fantasiosi, fa capire come il tempo può essere speso male da molti di noi.
Altro aspetto dell’aumento del tempo trascorso dagli utenti su Instagram, consiste nel minor tempo dedicato alla vita reale, quindi, non un bene se pensiamo agli adolescenti che invece hanno bisogno di socializzare nella vita reale, che ormai dalla pandemia, già di per sé tendono a passare ore ed ore sui social.
Per rendersi conto realmente di quanto tempo trascorriamo sul social, basta accedere alle impostazioni del profilo e selezionando la voce “Tempo di utilizzo”, potremo renderci realmente conto del tempo perso nella vita reale, se il tempo impiegato è un tempo non sfruttato a cercare ed apprendere notizie utili a sfruttare in un secondo tempo, come un viaggio, un posto o un prodotto di interesse.
Ecco perché resto dell’opinione che tutto è positivo nell’introduzione di nuovi strumenti, se questi strumenti vengono utilizzati a livello lavorativo per raccontare ad altri un’alternativa utile ad essere sfruttata, a differenza di chi si finge di essere chi non è, ingannando in primo luogo se stesso sul ruolo assunto e di conseguenza nel portare informazioni false, disorientanti per gli utenti, rispetto a chi poi realmente ci mette l’anima per far emergere la qualità di quello che fa.
Provate ad accedere alla vostra pagina, vedete il tempo trascorso e speso su Instagram, poi fate mente locale per cosa utilizzate la piattaforma e tirate le somme, se ne vale la pena o meno.
L’unica cosa certa è la saturazione di queste realtà, dove tutti vogliono mostrarsi, apparire, ma che in pochi raccontano nel modo giusto ciò che dovrebbe essere raccontato.
Tanto sono dell’opinione che se un’idea è vincente, non ha bisogno di scorciatoie o mezzi alternativi per essere vista, potrà impiegare più tempo nell’essere visualizzata, perché a volte anche il territorio in cui si vive conta molto, ma alla lunga, emerge.
Saluti, Mario Whitehead
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La concorrenza a Tik Tok è evidente, così come è evidente l’introduzione di altri piccoli accorgimenti ed aggiornamenti, utili a smantellare altre piattaforme secondarie.
Questo aumento del tempo da parte dell’utente come lo si deve classificare, considerando che la maggior parte degli utenti sono giovanissimi, come un bene o un male?
L’introduzione dei Reel
La risposta è: dipende. Nell’analizzare questa introduzione, bisogna vedere anche dalle diverse prospettive.
L’introduzione dei reel è un fattore positivo se si pensa all’incremento dell’utilizzo della piattaforma nell’esprimere la propria creatività e per le aziende una maggior vendita del prodotto.
E’ un aspetto positivo, anche nel cercare di convogliare più utenti su Instagram, togliendo alla concorrenza Tik Tok, a mio avviso anche se ottima piattaforma con meno restrizioni e più esposta ai pericoli, rispetto alla piattaforma Instagram.
D’altro canto, invece, ha peggiorato la piattaforma nell’espressione della fotografia, sempre più penalizzata e spingendo i profili attraverso i reel a postare sempre più contenuto nella maggior parte dei casi privo di tematiche e di illustrazioni utili agli utenti per apprendere e conoscere determinate realtà, prodotti e servizi.
Spesso mi imbatto in molti reel spazzatura, che vanno ad occupare spazio inutile all’interno della piattaforma, che aggiungendolo all’utilizzo dei bot, con il conseguente oscuramento di reel molto costruttivi e fantasiosi, fa capire come il tempo può essere speso male da molti di noi.
Altro aspetto dell’aumento del tempo trascorso dagli utenti su Instagram, consiste nel minor tempo dedicato alla vita reale, quindi, non un bene se pensiamo agli adolescenti che invece hanno bisogno di socializzare nella vita reale, che ormai dalla pandemia, già di per sé tendono a passare ore ed ore sui social.
Per rendersi conto realmente di quanto tempo trascorriamo sul social, basta accedere alle impostazioni del profilo e selezionando la voce “Tempo di utilizzo”, potremo renderci realmente conto del tempo perso nella vita reale, se il tempo impiegato è un tempo non sfruttato a cercare ed apprendere notizie utili a sfruttare in un secondo tempo, come un viaggio, un posto o un prodotto di interesse.
Ecco perché resto dell’opinione che tutto è positivo nell’introduzione di nuovi strumenti, se questi strumenti vengono utilizzati a livello lavorativo per raccontare ad altri un’alternativa utile ad essere sfruttata, a differenza di chi si finge di essere chi non è, ingannando in primo luogo se stesso sul ruolo assunto e di conseguenza nel portare informazioni false, disorientanti per gli utenti, rispetto a chi poi realmente ci mette l’anima per far emergere la qualità di quello che fa.
Provate ad accedere alla vostra pagina, vedete il tempo trascorso e speso su Instagram, poi fate mente locale per cosa utilizzate la piattaforma e tirate le somme, se ne vale la pena o meno.
L’unica cosa certa è la saturazione di queste realtà, dove tutti vogliono mostrarsi, apparire, ma che in pochi raccontano nel modo giusto ciò che dovrebbe essere raccontato.
Tanto sono dell’opinione che se un’idea è vincente, non ha bisogno di scorciatoie o mezzi alternativi per essere vista, potrà impiegare più tempo nell’essere visualizzata, perché a volte anche il territorio in cui si vive conta molto, ma alla lunga, emerge.
Saluti, Mario Whitehead
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