28 Novembre 2023

Muse - Museo delle Scienze di Trento

22-10-2023 10:30 - Travel Magazine by MARIO WHITEHEAD Professional Travel Blogger

Muse a Trento


Museo della Scienza, vero scrigno di cultura, il Muse a Trento è un luogo unico in Italia e nel suo genere dove è permesso conoscere, toccando, fare esperienze sensoriali, parlare a voce alta, imparare tutte le varie fasi sulla storia della vita, compresa l’evoluzione dell’ambiente e cimentarsi in esperimenti di fisica.
Un Museo all’avanguardia che aiuta tutti anche i più piccoli ad apprendere nozioni complesse in maniera semplice.
La prima cosa che colpisce è l’architettura stessa dell’edificio progettata dall’architetto Renzo Piano che richiama le montagne circostanti, integrandosi perfettamente al territorio.
Ma andiamo nel dettaglio ad analizzare cosa riserva questo magnifico Museo.
Una vota entrati, i veri protagonisti di tutto il Museo sono gli animali e gli uccelli, che esposti su piattaforme metalliche e fluttuanti nel vuoto collegati a dei fili di acciaio che partono dal soffitto, regalano un vero colpo d’occhio, presenti a vista su tutti i vari livelli del Museo.

Storia della Vita al piano interrato


Si parte con una sezione davvero interessante soprattutto per i bambini, dove ci si immerge alla scoperta delle origini della vita, per giungere alla mostra dei dinosauri che hanno abitato l’arco alpino, oltre ad altri mammiferi estinti ed esistenti.
Il vero colpo d’occhio di questo livello è lo scheletro balena, che prosegue con la visita all’incredibile vita nei mari, di altre specie.
Poi si prosegue per la serra tropicale: Udzungwa, una foresta pluviale Afro-montana.
Questa bellissima serra tropicale montana ripropone fedelmente un lembo della foresta pluviale dei Monti Udzungwa.

Lo Science Center al piano terra


Subito poco dopo l’ingresso, si accede all’ingresso dello Science Center, una galleria con circa una ventina di postazioni dedicate alla spiegazione delle scienze di base.
Un livello interattivo per coinvolgere i visitatori, soprattutto quelli più giovani in esperimenti di fisica e matematica.
Continuando sullo stesso livello vi è anche l’area del Maxi Ooh, uno spazio di sperimentazione dei sensi, costituito da 5 sfere insonorizzate, per far divertire i bambini a conoscere i propri sensi.
La particolarità di queste sfere, sta nel cambiamento di luci, suoni e superfici che danno alla pelle sensazioni diverse in base alle scelte.
Un’area molto interessante e particolare che merita un’attenzione in più da parte di famiglie con bimbi piccoli, adatte a far scoprire loro le varie percezioni.

Dai primi uomini sulle Alpi al futuro globale, al primo piano


Un piano davvero interessante che vi farà entrare nella spirale della vita dalla preistoria alla scoperta dei principali siti e ritrovamenti locali, con illustrazione delle varie fasi della vita e dell’evoluzione culturale, economica e sociale del territorio.
Interessante anche l’esposizione degli oggetti/reperti presenti, oltre ai video interattivi proiettati su installazioni multimediali, per accompagnarvi nel lungo percorso dei diversi millenni.
Sempre sullo stesso piano è presente uno spazio espositivo con 200 autentiche pietre dipinte in ocra risalenti all’ epoca preistorica, raffiguranti animali, specie di piante e scene di vita quotidiana degli uomini di allora.
Caratteristici anche i due grandi acquari che ospitano pesci di lago in contesti archeologici, dove il primo rappresenta un sito di alta montagna, mentre nel secondo si riproduce un ambiente palafittico.
Tutti questi reperti esposti, sono una traccia reale, una testimonianza che aiuta a conoscere gli aspetti spirituali dei cacciatori preistorici che popolavano le vallate alpine.

Geologia, rischio ambientale e miniere al secondo piano


Il secondo piano, racconta l’evoluzione delle Alpi attraverso un viaggio multimediale accompagnato da una sezione di oggetti geologici esposti, tra i quali rocce, fossili antichissimi e minerali di ogni tipo.
Un percorso che accompagna all’evoluzione degli ambienti geologici, modificatosi nel corso dei secoli.
Interessante la grande esposizione di reperti archeologici, oggetti di antiquariato e prodotti industriali moderni, che accompagnano il visitatore ad avere una interessante panoramica sull’attività mineraria, e la scoperta del duro lavoro dei minatori attraverso esposizione anche di oggetti che facevano parte della loro vita quotidiana: caschetti da lavoro, lampade ad olio e strumenti di rilievo, una realtà che ho potuto scoprire di persona, attraverso un percorso fatto in Toscana, nel cuore del Parco della Maremma, dove nel 2003 è stato realizzato il Parco delle Colline Metallifere, proprio per raccontare la storia dei minatori dell’epoca, di cui ho dedicato un articolo: “ Parco delle Colline Metallifere in Maremma”.

La Vita sulle Alpi al terzo piano


Questo piano mi ha attratto particolarmente, perché propone una vera a propria discesa lungo un sentiero di montagna immaginario, dove si susseguono in sequenza 26 ambienti.
Un viaggio, che permette di passare in pochi passi dalle praterie innevate dell’estremo Nord Europa, alle bellissime coste mediterranee.
In questo livello, come in altri, si trovano dei tavoli di approfondimento, con video interattivi.
Su questo livello, vengono mostrati nei video i dettagli sulla fioritura e sul processo di impollinazione, sulla vita in acqua e sulla migrazione degli animali.
Caratteristica la galleria intitolata “Esplora il bosco”, che permette ai bambini di scoprire il mondo naturale che ci circonda, attraverso l’uso di tutti i sensi e alla scoperta di reperti naturali, anche con giochi didattici.

Le Alte Vette, al quarto piano


Ultimo livello, anche il più affascinante da osservare all’affaccio, che racconta la vita delle Alte Quote.
Questo piano ospita, elementi biologici e geologici dell’ambiente alpino che, fa ripercorrere un percorso mozzafiato sulle cime alpine e dolomitiche attraverso ghiacciai e foreste, passando per le terribili esperienze delle valanghe.
Questo livello è interessante anche per la fedele ricostruzione di un ambiente glacizzato tutto da toccare, un’esperienza sensoriale davvero emozionante per grandi e piccini.
Continuando si trova anche una sezione dedicata agli esploratori, alle esplorazioni e a dare significato sulle motivazioni che spingono gli alpinisti più avventurosi a cimentarsi nelle imprese più estreme sulle vette più alte del mondo e sulle Dolomiti.
Un percorso fatto anche di esposizione di tutte le attrezzature per le scalate usate in passato ed oggi, quali: vecchi ramponi, picozze, corde fatte con la canapa intrecciata e chiodi da roccia.
Per concludere posso dire un Museo che espone il vero fulcro della Scienza e della vita.
Visitare questo magnifico Museo, vi farà scoprire realtà e particolarità mai viste e sentite in passato.
Saluti, Mario Whitehead

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