Palazzo Orsini a Pitigliano: Tesori Artistici e Storia da Scoprire
19-11-2023 07:30 - Travel Magazine by MARIO WHITEHEAD Professional Travel Blogger





Entrare a Pitigliano e trovarsi davanti a questo magnifico palazzo-fortezza, si intuisce subito che l’interno oltre ad essere ben conservato e curato, riservi anche sorprese.
Il Palazzo dei Conti Orsini è la vera chicca di Pitigliano, la città del tufo.
Iniziato a costruire come fortezza dai Conti Aldobrandeschi di Sovana nel sec. XII, nel 1313 passa nelle mani della famiglia Orsini con ulteriori interventi di ampliamento nel 1465, in occasione del matrimonio fra Niccolò III Orsini con Elena dei Conti di Montelanico.
Questo palazzo, fungeva anche da fortezza difensiva, infatti nel 1520 le strutture difensive vengono rinnovate e predisposte, all’adeguamento delle nuove armi.
Architettonicamente il palazzo si presenta con un’alta torre del cassero, contornata da merli con un portone di ingresso bugnato, sormontato dall’area Loggia del Sangallo.
All’interno una bella piazzetta, animata da scale esterne e da un pozzo esagonale in travertino con due colonne in stile corinzio unite da un architrave, davvero molto caratteristico, decorato con grandi stemmi della Contea di Pitigliano e del Conte Niccolò III.
Il palazzo al suo interno è caratterizzato da una magnifica area museale e da diversi punti di affaccio sulla Piazza centrale di Pitigliano.
Entrati all’interno, sono presenti 21 sale visitabili, totalmente affrescate, dove sono raccolte ed esposte molte opere d'arte di diversa fattura e provenienza, tra sculture lignee, incisioni, dipinti, una pregiata collezione rappresentativa di arte sacra fatta di calici, croci e pergamene, e per concludere una Madonna di Jacopo della Quercia, una statua in legno policromo della Madonna col Bambino.
Molto interessanti anche le due sale presenti al piano superiore, dove sono conservate tutte le proprietà degli Orsini.
Fra gli oggetti esposti nel museo che meritano una particolare attenzione perché non facile trovarli, sono gli interessanti frammenti di pergamene dei secoli X-XII con canti liturgici natalizi con antichi neumi, particolari proprio per via delle segnature musicali che venivano utilizzate prima delle invenzioni delle note.
Girando nelle diverse sale del Palazzo Orsini, oltre ad ammirare le varie opere ed affreschi, si possono vedere anche opere dell’artista di Pitigliano, Francesco Zuccarelli, dove sono esposte due grandi tele: il Redentore e le anime sante del Purgatorio e San Michele arcangelo che sconfigge il demonio.
Sono rimasto particolarmente affascinato anche dal frantoio collocato nei piani bassi del Castello, davvero molto particolare ed originale, con la presenza delle antiche macine, di torchi per spremere le olive e dell’oliaia con gli orci per la conservazione dell’olio.
La parte più caratteristica, visitata alla fine delle sale è stata la Sala delle Torture, che conserva i diversi strumenti di tortura.
Per concludere posso dire che questo Palazzo, mi ha particolarmente impressionato, perché a differenza di molti altri musei, ha presentato due ambienti particolari come il frantoio e la sala delle torture, davvero ben conservati, e che hanno dato quel tocco in più alla visita.
Consiglio se vi trovate a Pitigliano di visitare questo magnifico palazzo-fortezza, con la possibilità di prenotare la visita, acquistando direttamente i biglietti online, cliccando qui.
Saluti, Mario Whitehead
Il Palazzo dei Conti Orsini è la vera chicca di Pitigliano, la città del tufo.
Iniziato a costruire come fortezza dai Conti Aldobrandeschi di Sovana nel sec. XII, nel 1313 passa nelle mani della famiglia Orsini con ulteriori interventi di ampliamento nel 1465, in occasione del matrimonio fra Niccolò III Orsini con Elena dei Conti di Montelanico.
Questo palazzo, fungeva anche da fortezza difensiva, infatti nel 1520 le strutture difensive vengono rinnovate e predisposte, all’adeguamento delle nuove armi.
Architettonicamente il palazzo si presenta con un’alta torre del cassero, contornata da merli con un portone di ingresso bugnato, sormontato dall’area Loggia del Sangallo.
All’interno una bella piazzetta, animata da scale esterne e da un pozzo esagonale in travertino con due colonne in stile corinzio unite da un architrave, davvero molto caratteristico, decorato con grandi stemmi della Contea di Pitigliano e del Conte Niccolò III.
Il palazzo al suo interno è caratterizzato da una magnifica area museale e da diversi punti di affaccio sulla Piazza centrale di Pitigliano.
Il Museo di Palazzo Orsini
Entrati all’interno, sono presenti 21 sale visitabili, totalmente affrescate, dove sono raccolte ed esposte molte opere d'arte di diversa fattura e provenienza, tra sculture lignee, incisioni, dipinti, una pregiata collezione rappresentativa di arte sacra fatta di calici, croci e pergamene, e per concludere una Madonna di Jacopo della Quercia, una statua in legno policromo della Madonna col Bambino.
Molto interessanti anche le due sale presenti al piano superiore, dove sono conservate tutte le proprietà degli Orsini.
Fra gli oggetti esposti nel museo che meritano una particolare attenzione perché non facile trovarli, sono gli interessanti frammenti di pergamene dei secoli X-XII con canti liturgici natalizi con antichi neumi, particolari proprio per via delle segnature musicali che venivano utilizzate prima delle invenzioni delle note.
Girando nelle diverse sale del Palazzo Orsini, oltre ad ammirare le varie opere ed affreschi, si possono vedere anche opere dell’artista di Pitigliano, Francesco Zuccarelli, dove sono esposte due grandi tele: il Redentore e le anime sante del Purgatorio e San Michele arcangelo che sconfigge il demonio.
Stanza delle Torture e antico Frantoio
Sono rimasto particolarmente affascinato anche dal frantoio collocato nei piani bassi del Castello, davvero molto particolare ed originale, con la presenza delle antiche macine, di torchi per spremere le olive e dell’oliaia con gli orci per la conservazione dell’olio.
La parte più caratteristica, visitata alla fine delle sale è stata la Sala delle Torture, che conserva i diversi strumenti di tortura.
Per concludere posso dire che questo Palazzo, mi ha particolarmente impressionato, perché a differenza di molti altri musei, ha presentato due ambienti particolari come il frantoio e la sala delle torture, davvero ben conservati, e che hanno dato quel tocco in più alla visita.
Consiglio se vi trovate a Pitigliano di visitare questo magnifico palazzo-fortezza, con la possibilità di prenotare la visita, acquistando direttamente i biglietti online, cliccando qui.
Saluti, Mario Whitehead
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