02 Ottobre 2023

Tomba della Quadriga Infernale a Sarteano

15-06-2023 08:00 - Travel Magazine by MARIO WHITEHEAD Professional Travel Blogger

Tomba della Quadriga Infernale


Un viaggio, in un territorio ricco di storia, che mi ha portato ad imbattermi per la prima volta in un magnifico sito archeologico: la Tomba della Quadriga Infernale.
Scoperto recentemente nel 2003, durante una campana di scavo del Museo Civico Archeologico di Sarteano, questo sito è venuto alla luce nella necropoli etrusca delle Pianacce, e devo dire che si presenta anche in un ottimo stato di conservazione, risalente alla metà del IV secolo a.C.
Senza dubbio la Tomba della Quadriga Infernale, è una delle scoperte più importanti ed interessanti avvenute in Italia negli ultimi 30 anni, un vero esempio di pittura parietale etrusca.
La tomba è scavata così come per tutte le altre presenti sul territorio di Sarteano nel travertino locale, e si presenta con un corridoio scoperto intagliato nel travertino come si vede in foto, e dopo la porta, un corridoio che dà accesso ad una camera, dove sul lato sinistro si trova la decorazione pittorica.
Sulla prima parte del corridoio prima della nicchia, si trova la scena più significativa, il demone che conduce una quadriga.
Questa scena, costituisce un vero capolavoro iconografico nell'arte etrusca e rappresenta una figura vestita di rosso identificabile con il demone Charun, che conduce un carro “la quadriga”, altra figura demonica, condotto da due grifoni e due leoni.
A completare la raffigurazione pittorica una nuvola nera che avvolge le fiere, fino a giungere davanti al volto del conducente del carro.
Proseguendo sulla stessa parete, ma dopo la nicchia, due defunti distesi, una coppia maschile distesi sulla kline in un banchetto ambientato nell'Aldilà.
Il gesto di saluto affettuoso tra i due starebbe ad indicare che potrebbe trattarsi del gesto tra due amanti o in quello tra un padre e un figlio.
Sulla base delle testimonianze rinvenute sulle tombe Golini di Orvieto si pensa più, che faccia riferimento ad un saluto affettuoso tra padre e figlio, dove le figure maschili su klinai sono indicate da iscrizioni familiari.
Nella camera di fondo, a rappresentare il recesso dell'Ade, è raffigurato un enorme serpente a tre teste con cresta e barba (particolarità consuete in ambito greco), ed il corpo avvolto in un'unica grande spira.
Una figura quella del serpente, molto frequente sulle ceramiche degli ultimi decenni del IV sec. a. C., in rappresentazioni di scene dei viaggi agli Inferi.
All'interno durante la campagna degli scavi, sono stati rintracciati anche numerosi reperti di corredo ceramico, a testimoniare la ricchezza delle famiglie aristocratiche che seppellivano nella necropoli delle Pianacce.
La tomba è visitabile esclusivamente su prenotazione.

La Necropoli delle Pianacce


Scoperta per la prima volta nel 1954 dall'archeologo Guglielmo Maetzke con il ritrovamento di due tombe, e da scavi successivi che hanno portato alla luce altre tombe, la Necropoli delle Pianacce, dal 2000 ad oggi, grazie al prezioso contributo del Museo Civico Archeologico di Sarteano con i volontari del Gruppo Archeologico Etruria, autorizzati dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali hanno portato alla luce altre 20 strutture di cui ad oggi in 15 rese visitabili.
Un grande lavoro, che permetterà in futuro di far sì che l'area delle Pianacce, porti alla luce altri interessanti testimonianze da poter consegnare alla storia ed ai visitatori.
Saluti, Mario Whitehead



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